image

Nasce dalla ricerca e dalla passione della famiglia “Rio “per la Sicilia in tutte le sue espressioni e in particolare per il carretto siciliano, a testimoniare ad oggi quale fosse la nostra entità storica, culturale e sociale. Il Museo, allocato  in un antico immobile prima adibito a palmento, mostra il suo grande fascino per il mantenimento delle volte con pietra a vista; si sviluppa in tre grandi sale, la collezione è composta da 24 esemplari, dove possiamo osservare la fase evolutiva dall’800 in poi, che va dal carretto da lavoro nella sua semplicità ad una più elaborata tecnica costruttiva e artistica. Nel tempo il carretto da mezzo di lavoro diventa mezzo di trasporto ed è in questo passaggio che si arricchisce in ogni sua parte di tutto il folklore siciliano, “capolavori” che rappresentano i colori accesi della terra di Sicilia con vari temi fra cui le gesta dei paladini di Francia, cavalleria rusticana, episodi dell’opera dei pupi e tante altre storie popolari. Gli antichi costruttori dei carretti siciliani venivano chiamati, “i carradori”. Punto d’orgoglio della collezione Rio è rappresentata da due carretti eseguiti da artigiani locali sortinesi e da un’intera collezione di carretti di scuola catanese di notevole valore artistico. Il carretto siciliano ad oggi rimane l’opera che più rappresenta l’artigiano d’eccellenza ed è la sintesi del lavoro di parecchie mani esperte.

image