Sortino, comune della provincia aretusea, si erge con maestosità a oltre 400 m s.l.m. sul versante orientale dei Monti Iblei, regalando al visitatore un’esperienza unica tra arte e storia. Celebre per la produzione tradizionale del miele, conosciuto fin dall’antichità, Sortino si distingue per le sue chiese barocche, i palazzi settecenteschi e i panorami mozzafiato offerti da Pantalica e dalla Valle dell’Anapo.
Sortino ha radici che risalgono al XIII sec. a.C., con la presenza della Necropoli di Pantalica, fiorente regno fino al VII sec. a.C. Le dominazioni dei greci, romani, bizantini, arabi, normanni e angioini hanno plasmato la sua storia. Divenne feudo delle famiglie Modica-Eredia e Gaetani, quest’ultima acquisendolo nel 1477. Il terremoto del 1693 lo distrusse completamente, ma il generoso contributo della famiglia Gaetani ha dato vita a una Sortino riedificata, ricca di monumenti architettonici.
“…situata sulle coste d’un monte appiè d’un’alta, ed aspera rupe, nella di cui cima s’alzava un magnifico Castello eretto da’ Saraceni, insigne per la robustezza dell’edifizio, e la condizione del sito. Ma mentre continuava in questo luogo a radicare maggiormente i dritti dell’antichità di sua origine, ove li perpetuò fino all’anno 1693, si rovesciò al suolo, vittima d’un orribilissimo terremoto, che in quell’anno avvenne, ed il funesto spettacolo delle sue deplorabili rovine al poco numero dei Sortinesi, che scamparono, fece fissare i generosi desideri di restituirla in altra forma sopra un nuovo spazio di terra più favorevole alla lunga sussistenza.” (Don Andrea Gurciullo, Memorie spettanti a Sortino – 1794)
Sortino, oggi conosciuta come la capitale mediterranea del miele, si distingue per le pittoresche stradine, vicoli, cortili, chiese, monasteri e chiostri che la rendono un’esperienza ricca di fermenti culturali. La sua bellezza si riflette nella magnificenza del barocco siciliano, stile artistico che ha caratterizzato la ricostruzione della città dopo il terremoto del 1693. Gran parte di Sortino presenta edifici in stile barocco, esempi tangibili di questa meraviglia architettonica.
Sortino antica conserva ancora scorci di incredibile bellezza: le rovine di abitazioni rupestri, gli antichi frantoi, i mulini e le concerie, le cave di calce, le grotte carsiche e il fiume Guccione. Il sito antico, noto come “Sortino Diruta”, è oggi facilmente accessibile grazie agli sforzi di studiosi e volontari che promuovono visite guidate. Sortino contemporanea, affascina i visitatori con la sua ospitalità, offrendo opportunità per immergersi nella gastronomia, nel folklore e nelle tradizioni locali.
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