Cicloturismo, escursioni naturalistiche a Pantalica e nella Valle dell’Anapo.
Ferla è la “porta” di Pantalica, distante solo 11 km dalla necropoli rocciosa che, insieme con la città di Siracusa, è dal 2005 «Patrimonio Mondiale dell’Umanità». La necropoli di Pantalica è uno dei più importanti luoghi protostorici siciliani: vi si visitano il “palazzo del principe”, o Anaktoron, l’unico edificio megalitico di tipo miceneo, costruito con grossi blocchi di pietra, rimasto in Sicilia; il villaggio bizantino di San Micidario; le necropoli sparse lungo la collina; e si può scendere in fondo alla valle, dove le fresche acque del torrente Calcinara scorrono incassate tra le alte pareti del canyon. Più vicino a Ferla, a un solo km dall’abitato, su una balza rocciosa è stata rinvenuta la necropoli di San Martino, una serie di sepolcri ipogei di età cristiana all’interno di anfratti già impiegati nell’età del Bronzo. Si tratta di sepolture ad arcosolio e baldacchino, la principale delle quali, collocata all’estremità occidentale della scarpata, è nota come “grotta di Dionisio” per un’iscrizione rinvenuta, relativa a un importante presbitero locale di nome Dionisio. Risalendo un po’ più in alto del costone roccioso, si trova un altro ipogeo chiamato “grotta di Sant’Anna” per la presenza di un affresco medievale raffigurante la santa.
Il borgo si propone oggi come fucina del riciclaggio creativo, grazie all’associazione “Ricicreo Ferla” che ha già compiuto diversi interventi contro lo spreco di risorse.
La Ferrovia Vizzini – Siracusa
Un lungo sentiero bianco percorre l’intera valle dell’Anapo nei monti Iblei a mezza costa ora da un lato, ora da un altro: è il vecchio tracciato della linea ferrata a scartamento ridotto Siracusa – Ragusa – Vizzini che,partendo dalla stazione di Siracusa Nuova, vicino alla stazione centrale e dopo le fermate di Cifali (km. 5,2) a servizio di contrade rurali, di Giustiniani (km. 9,2) in aperta campagna ed adiacente al passaggio a livello sulla S.S. 124, di Floridia (km. 13,4), di S. Paolo Solarino (km.17,8), risaliva, sorpassando il vallone Bernardo, la valle, giungendo alla stazione di Sortino Fusco (km. 28,5), da dove ripartiva su un tracciato tortuoso attraverso la valle strettissima e, scavalcando tre volte l`Anapo, giungeva alla fermata di Necropoli Pantalica (km. 32,5). Dalla stazione di Necropoli Pantalica, nella suggestione di un ambiente eccezionale, si raggiungeva la stazione di Giambra (km. 36,1), che serviva affinché il treno potesse rifornirsi di acqua; la linea ferrata proseguiva superando le stazioni di Cassaro – Ferla (km. 42,1) di Palazzolo Acreide (km. 49,9), di Buscemi (km. 51,9) sino al bivio Giarratana (66,4), dove si biforcava raggiungendo Ragusa e Vizzini.Inaugurata il 19-7-1915, dopo oltre trent`anni di accese discussioni (il primo progetto di massima redatto da Luigi Mauceri è del 1884), con la attivazione del primo tronco Siracusa – Solarino, la ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini venne interamente attivata al servizio pubblico il 26-7-1923 e raggiunse il massimo della sua valorizzazione nel 1933, quando il Re Vittorio Emanuele III si recò, facendo uso del trenino alla Necropoli di Pantalica.Durante l`ultima guerra la piccola ferrovia venne requisita dalle truppe alleate per il trasporto di uomini e materiali verso la roccaforte di Palazzolo che venne conquistata, con gravissime perdite, tra l`1 ed il 5 agosto 1943. Dopo oltre quaranta anni di attività il 30- giugno-1956 l’ultimo treno, cedendo il passo ai mezzi di trasporto su strada, giunse alla stazione di Siracusa Nuova.Furono smontate e portate via tutte le traversine di legno, i binari, i bulloni e rimase solo quel lungo sentiero bianco, acquistato successivamente dalla provincia, e non più liberamente percorribile neanche in automobile.